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SALUMI E FORMAGGI












La nduja è tipica di Spilinga in particolare, e di tutto il Monte Poro in generale. Originariamente la 'nduja era un alimento povero, e veniva infatti preparato usando le parti meno nobili del maiale come interiora, trippa e polmoni. Al giorno d'oggi, invece, vengono destinate alla produzione della nduja le parti migliori del maiale, che vengono impastate con sale e peperoncino. Il tutto viene poi insaccato in budello naturale.

La soppressata è un tipo di salume diffuso in Basilicata, Puglia e Campania, ma, in particolare la “Soppressata di Calabria “ si fregia del riconoscimento DOP – Denominazione di Origine Protetta. Per avere la DOP la soppressata deve rispondere a determinati requisiti molto rigidi determinati nel disciplinare di produzione che sicuramente non troviamo nelle soppressate preparate in casa; pur tuttavia questo salume, preparato nella maniera tradizionale.







Il Capocollo si ottiene dalla parte superiore del lombo di maiale, proveniente dai suini delle razze suddette, che presentino un peso non inferiore ai 140 Kg ed abbiano compiuto almeno otto mesi d’età . La carne viene disossata e salata a secco con sale da cucina oppure in salamoia; il taglio di carne deve presentare uno strato di grasso di almeno 4 mm ed avere un peso compreso fra i 3,5 ed i 5,5 Kg. La salatura si protrae per 4-10 giorni.







